Le patologie d’interesse

Emicrania cronica Una condizione invalidante che può essere aiutata dall'alimentazione

Come abbiamo imparato a capire, la dieta chetogenica è utile a contrastare l’eccesso di grasso corporeo, ma può rivelarsi un’opzione anche per chi non deve necessariamente perdere peso.

Storicamente, la dieta chetogenica ha avuto origine per il trattamento dell’epilessia farmaco-resistente e solo in seguito è stata traslata sul dimagrimento. Alcuni studi ne stanno riconoscendo la possibilità di utilizzo anche in altre condizioni patologiche, come per esempio in presenza di emicrania cronica, una patologia neurologica che condivide meccanismi con la sindrome metabolica: l’insulino-resistenza.

Giovanni Zanardi, dieta normoproteica VLCD e VLCKD a Parma: la dieta chetogenica nella riduzione del disturbo da emicrania cronica

Emicrania e dieta: i chetoni possono diminuire l'infiammazione

Gli studi evidenziano che l’emicrania potrebbe essere dovuta a un deficit energetico del cervello.

Nei soggetti con emicrania cronica, l’alimentazione può rivelarsi un trigger per l’episodio emicranico: cibi come il cioccolato o formaggi stagionati, ad esempio, possono innescare l’attacco in soggetti sensibili. Ma, al contrario, la scelta della giusta alimentazione può rivelarsi un valido alleato!

La dieta chetogenica è infatti associata alla produzione di corpi chetonici, prodotti nel fegato e in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, arrivando così ai neuroni che li utilizzano per produrre energia. Colmare il deficit energetico neuronale sembra essere un vantaggio in termini di controllo dell’attacco doloroso.

Inoltre, grazie alla capacità dei chetoni di contrastare l’infiammazione e la produzione di radicali liberi, i corpi chetonici contribuiscono a ridurre l’infiammazione responsabile della sensazione di dolore1Studio scientifico: “Efficacia di una dieta chetogenica nel trattamento di pazienti con emicrania cronica refrattaria”.

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